Ti stanno controllando se sei in malattia? Ecco gli orari esatti in cui possono bussare

Quando un lavoratore si trova in assenza per malattia, può essere sottoposto a controlli fiscali da parte dell’INPS attraverso visite mediche domiciliari. Il controllo può avvenire in qualsiasi giornata della malattia, compresi i giorni festivi, e prevede l’obbligo per il lavoratore di essere reperibile presso il domicilio comunicato sul certificato medico.

Fasce orarie di reperibilità: le regole per pubblico e privato

Le fasce orarie di reperibilità rappresentano gli intervalli temporali in cui il medico fiscale incaricato dall’INPS può bussare alla porta del lavoratore per verificarne lo stato di salute:

  • Dipendenti pubblici: obbligo di reperibilità dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.
  • Dipendenti privati: obbligo di reperibilità dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.

Questi orari si applicano ogni giorno, inclusi sabati, domeniche e giorni festivi. L’assenza ingiustificata durante questi intervalli può comportare sanzioni, come la decurtazione parziale o totale dell’indennità di malattia, a meno che non vi siano motivi validi e documentati per l’allontanamento dal domicilio.

Cosa succede se non si è reperibili

Se il medico fiscale non trova il lavoratore in casa negli orari previsti, vengono applicate sanzioni progressive:

  • Prima assenza ingiustificata: perdita dell’indennità economica per i primi dieci giorni di malattia.
  • Assenza ripetuta o recidiva: perdita dell’intera indennità e segnalazione al datore di lavoro, con possibilità di ulteriori provvedimenti disciplinari.

È importante, quindi, attenersi agli orari indicati e segnalare tempestivamente, tramite certificazione medica o comunicazione all’INPS, eventuali spostamenti legati a visite specialistiche, terapie sanitarie o altri motivi documentabili. In caso di cambio domicilio durante la malattia, occorre aggiornare immediatamente l’indirizzo segnalando la variazione sia all’INPS che al datore di lavoro.

Esenzioni e casi particolari

Esistono situazioni esenti dall’obbligo di reperibilità nelle visite fiscali, previste per lavoratori affetti da specifiche patologie gravi o sottoposti a terapie salvavita. Le esenzioni includono generalmente:

  • Lavoratori con patologie gravi che prevedono terapie salvavita.
  • Lavoratori con invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%.
  • Casi di ricovero ospedaliero durante la malattia.

È fondamentale fornire tutta la documentazione medica necessaria per usufruire delle esenzioni. Anche in presenza di esenzione, il lavoratore deve comunque rispettare eventuali controlli richiesti dall’INPS su richiesta documentata.

Domande frequenti sulle visite fiscali INPS

Come avviene la visita fiscale?

Il controllo viene svolto da un medico fiscale dell’INPS, che si presenta al domicilio indicato nell’orario previsto. La visita consiste generalmente in una verifica sullo stato di salute e sulla conformità della condizione fisica alla prognosi dichiarata nel certificato medico. Se il lavoratore non risponde, il medico lascia un avviso con le istruzioni per la regolarizzazione.

È possibile uscire durante la malattia?

È consentito uscire di casa solo al di fuori delle fasce di reperibilità, ovvero:

  • Prima delle 10:00 per i privati e prima delle 9:00 per i pubblici.
  • Tra le 12:00 e le 17:00 per i privati e tra le 13:00 e le 15:00 per i pubblici.
  • Dopo le 19:00 per i privati e dopo le 18:00 per i pubblici.

In questi intervalli è possibile svolgere attività legate alle proprie necessità, sempre evitando comportamenti incompatibili con lo stato di salute certificato. Chi soffre di particolari patologie può essere tenuto a rispettare regole diverse, come dettagliato nelle circolari INPS e secondo quanto comunicato dal proprio medico curante.

Chi può disporre la visita fiscale?

Il controllo può essere richiesto sia dal datore di lavoro sia direttamente dall’INPS, anche in modo casuale, in qualsiasi giorno del periodo di malattia. La presenza di una visita fiscale non indica automaticamente sospetto di malafede, ma costituisce uno strumento ordinario di tutela della regolarità delle assenze lavorative.

Per approfondire la normativa e i meccanismi di controllo sulle assenze dal lavoro per motivi di salute, è possibile consultare la voce relativa a malattia nel diritto del lavoro, dove si trovano ulteriori dettagli specifici e riferimenti di legge.

In caso di dubbi sull’applicazione delle fasce di reperibilità, sulle esenzioni o sulle modalità di convocazione, il consiglio è di rivolgersi direttamente a un consulente del lavoro, al proprio medico curante o di consultare la sezione FAQ dedicata dell’INPS, aggiornata alle ultime circolari e sentenze rilevanti.

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